Porcini, come nascono e come si friggono?

Ciao a tutti, sembra che le previsioni siano esatte: infatti in zona Ligonchio si iniziano a trovare, nei faggi, i primi edulis; fra l’altro la carenza di acqua nel sottobosco che ha contraddistinto fino ad oggi il versante reggiano e pontremolese dovrebbe volgere al termine, con precipitazioni previste per la giornata di domani…..poi si vedra’.

Nel frattempo avevo intenzione di smuovere un po’ le acque con argomenti perennemente dibattuti e che permetterebbero, con il vostro apporto, di aprire nuove categorie al blog:

1) Indipendentemente dalle teorie ufficiali, quale e’ la vostra teoria in merito alla nascita e crescita dei porcini: compaiono dal terreno gia’ sviluppati, con una “unica esplosione” oppure crescono progressivamente non appena fuori dallo stesso? Mi piacerebbe sentire le vostre esperienze dirette; io personalmente quest’anno ho provato a tenere d’occhio 5 boletus aestivalis e vi posso assicurare che sono rimasti come li ho trovati il primo giorno, naturalmente piu’ attempati!

2) Sarebbe interessante raccogliere le varie ricette gastronomiche riguardanti il fungo porcino fritto, materia anch’essa dibattuta dalle massaie in montagna, per le farine da utilizzare, quasi quanto la ricetta dell’anolino in emilia: una categoria gastronomica non sarebbe nemmeno tanto male……che ne pensate?

A presto

5 pensieri su “Porcini, come nascono e come si friggono?

  1. I funghi fritti a mio parere vanno immersi in uovo sbattuto ed impanati con miscela di pane grattugiato, farina bianca, sale e pepe e fritti in olio di semi bollente.
    Ciao a tutti

  2. Sicuramente la ricetta dei funghi fritti è molto valida, visto anche chi l’ha pubblicata, quindi voglio aggiungere qualcosa di diverso ovvero “PORCINI SOTT’OLIO”.
    La ricetta è quanto mi è stato insegnato dalla Sig.ra MARISA di Case Bertoni (Berceteo)
    1) occore quanto meno trovare dei funghi e possibilmenete freschi/ giovani e visto le indicazioni di FRA RANALDO sicuramente si trovano, statene certi (parlo per esperienza);
    2) dopo una accurata pulizia si tagliano i funghi a pezzi possibilmente non piccoli ;
    3) nel frattempo si porta ad ebolizione aceto bianco SENZA aggiunta ne’ di acqua ne’ di vino ed una bella quantità di sale grosso;
    4) raggiunta l’ebolizione si introducono i funghi e si lasciano nell’aceto per 1 / 1,5 min non di più, trascorso il tempo con un mestolo si raccolgono e si versano su di un telo (in dialetto BORAS) ove vi si lasciano riposare per almeno una notte.
    5) introdurre i funghi cotti e raffreddati nel vasetto, versando olio di oliva
    6) non chiudere il vasetto fino a quando non saranno scomparse tutte le bolle d’aria, rabboccando man mano con olio, poi chiudere il vasetto e lasciarlo almeno 2/3 mesi prima di mangiarli. E’ fatica ma credetemi saranno GUSTOSISSIMI

    Provate e assoporate ………GIANLU

  3. Sono d’accordo con Fra’ Ranaldo: i porcini si sviluppano sottoterra e quando escono iniziano a morire. Questo convincimento è frutto di ore ed ore di osservazione (e di raccolta….) nei boschi dell’Appennino parmense. I locali non ne vogliono sapere di questa teoria e sostengono che i porcini nascono piccoli e crescono in superficie; dovrebbero spiegare come è possibile che, dopo una mattinata di raccolta a tappeto, nel pomeriggio sia ancora possibile trovare grossi esemplari nelle stesse fungaie. Mi è capitato anche di raccogliere funghi di grossa dimensione che non erano ancora completamente fuori dal terreno e questo la dice lunga sulla spinosa questione. Mi piacerebbe sentire altri pareri di cercatori al riguardo.
    Buona caccia a tutti.
    Gianni

  4. Cari amici, siamo al punto che la buttata e’ finita e quindi, come saggiamente ha scritto Fra’ Ranaldo, finita la raccolta,inizia la ricerca.
    Vi auguro solamente di non avere per compagno di bosco Fra’ Ranaldo, carissimo e leale amico, che, nonostante la mia ventennale esperienza fungina
    ( passatemi il termine), mi guida attraverso i canaloni del nostro Appennino, per trovare quegli esemplari non visti dai precedenti ricercatori.
    Tornando al nocciolo della questione, quando vi auguro di non averlo come guida, si riferisce al fatto che Lui, porca miseria, i funghi li trova nel nulla: mi dice ” dove lo vedi???”, ed io, meschino, vago con lo sguardo e non vedo una mazza ( al proposito ho comprato anche gli occhiali)…….
    Morale, avete voglia di lavorare la foglia, ma Lui li vede nel bosco piatto, senza il minimo accenno di un segnale, anche minimo, eppure…….c’e’.
    E io brucio!!! Rapporto di raccolta 1:3 nel senso che io sono tornato con 15 funghi e Lui il triplo! E’ cosi’ da sempre, e sempre sara’
    Le ultime news che vi posso dare sono le seguenti:
    castagno 900 metri, limite faggio, funghi maturi, finita la nascita
    faggio: sempre piu’ in alto………se avete la jeep vi consiglio il deltaplano, cosi’ si va piu’ su.
    Un caro saluto , Lambo

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