Bentornato……

Si….magari potrei giustificarmi con una banale influenza, oppure in inderogabili impegni di lavoro! Ma forse e’ meglio essere diretti e schietti: le vacanze di Natale, ma soprattutto le allegre libagioni ……..mi hanno un po’ intorpidito la mente: ma state tranquilli, mi sono gia’ ripreso, e nonostante il bosco in questo periodo dispensi bianche e fredde emozioni senza parlar di funghi, vedremo di ammazzare il tempo con argomenti che ci facciano traghettare almeno fino ad aprile!

Il fatto di non aver scritto in questo periodo non mi ha comunque distolto dal pensare a come migliorarci sui vari temi da noi lanciati, quali ad esempio il CAMPIONATO MONDIALE: a tale riguardo infatti a breve inizieranno gli incontri  per dare il via all’organizzazione dell’evento 2014; mi piacerebbe raccogliere i vostri suggerimenti per cio’ che ha funzionato o meno lo scorso anno, in modo da far crescere la manifestazione.

Altra riflessione che personalmente ho fatto in questo periodo e’ relativa al rispetto ambientale ed e’ scaturita da una mia uscita di trekking per raggiungere un paesino nascosto a margine delle Cinque Terre e di una bellezza di altri tempi: Monasteroli.

Abbarbicato sulla scogliera a picco sul mare, completamente disabitato e costituito unicamente da seconde case in petra aggrappate ai terrazzamenti in muretti a secco, Monasteroli vive ancora di un’aria antica, come se il tempo si fosse fermato tanti anni fa; raggiungibile unicamente a piedi, attraverso un sentiero in costa al monte ed in certi punti addirittura a strapiombo sul mare, Monasteroli e’ la prova vivente della forza umana nel vincolarsi alla propria terra, di dove possa spingersi la volonta’ dell’uomo per mantenere strette le proprie radici, specie in un contesto naturale spettacolare quanto ostico e difficile.

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Per raggiungere Monasteroli, dopo essere stati aiutati nell’avvicinamento trasversale dalla moltitudine dei terrazzamenti a vite, strappati da mani instancabili ed audaci al progredire della macchia mediterranea, si deve in ultimo affrontare la discesa finale, praticamente in verticale sul paese, percorrendo una scalinata di centinaia di gradini in pietra che, se ancora non ti e’ venuta in mente, ti rendono obbligatoria la domanda del come possa aver fatto l’uomo a portare sasso dopo sasso, tutta la pietra necessaria per costruire, in quella posizione tutt’altro che comoda, muri, case e scalini sasso dopo sasso, in un contesto di completa meraviglia ed ammirazione per cio’ che ha creato la natura e per cio’ che ha fatto l’uomo! Si, voi direte, ma cosa c’entra il rispetto ambientale? C’entra, eccome se c’entra e mi spiego subito: e’ mai possibile che per decine di anni l’uomo si sia preso cura, con grande fatica come in questo caso, della natura circostante in modo da preservarla il piu’ a lungo possibile ed in maniera tale da paralizzarti ancor oggi dalla meraviglia….e poi…..giri lo sguardo….e come rimani incredulo al pensare alle fatiche sofferte nel realizzare tutto cio’…..rimani sconcertato da quel CRETINO che non e’ riuscito a riportarsi a casa la lattina di birra che ha bevuto, reputando piu’ comodo sbatterla giu’ per la scogliera od incastrandola tra gradino e gradino! Ecco, questo e’ il modo di comportarsi di tanti nostri coetanei, e lo si riscontra a picco sul mare, nei boschi, sulle spiaggie, in mare……un po’ ovunque!

Ed il mio pensiero, da sempre ma da oggi con maggior energia, si sintetizza in questo modo: penso che sia giunto il momento di dire le cose in faccia, le cose intere…non le mezze cose: con educazione e rispetto della persona alla quale vengono rivolte, ma dette, con voce fiera ed in maniera diretta! Chi si comporta in questo modo, deturpando la natura, deve essere fatto partecipe del suo essere un “untore ambientale” perche’ magari, a livello di cultura ed educazione, non se ne rende nemmeno conto! Ed allora perche’ non coniare un nuovo “epiteto” per questa figura umana, da affibbiare a chi sia colto sul fatto di “inzozzare” boschi e mari e monti? Ed allora, siccome il tempo a fine anno non mi e’ mancato, ho deciso per voi, da buon frate, di battezzare RUDLONE questa figura estremamente dannosa all’ambiente che, nei casi di recrudescenza e reiterazione, puo’ assumere la forma slang di RUDLO’! Non dobbiamo in questo modo puntare ad un posticino sullo Zingarelli, bensi’ a fare in modo che chi viene colto sul fatto e chiamato RUDLONE, un pochino si vergogni e rimedi al gesto da untore! Servira’ a poco…… a nulla? Ragazzi, se non ci si prova, le cose non cambieranno certo da sole e poi, ripeto, nella giusta maniera, ma le cose vanno dette e fatte notare!

Pace e bene e…..dagli agli untori!

 

12 pensieri su “Bentornato……

  1. Ciao Frate.
    Grande sei tornato mi sei mancato.
    Per le eventuali modifiche al Mondiale ci penserai sicuramente, però due cose te le suggerisco se permetti :
    Primo se dite a Frank di stare a casa (Chiarabini)
    Secondo limiamo i grammi e il 2014 facciamo pari.
    Ciao a tutti
    con un sorriso.
    P.s Speriamo che il nostro amico riesca a partecipare all’ Europeo e al Mondiale di Sleddog

  2. Un grande Frate… Quasi quasi entro in convento per stare con lui. A proposito, Monesteroli… E guarda su instagram… #monesteroli #tramonti #cinqueterre e …. #viriAMOlAPPennino . Un abbraccio

  3. Augurissimi a tutti!
    Allora siamo circondati dai Rudlò, chissà se sono più loro che gli altri?
    Quella foto mi fa venire in mente i tanti anni passati, e in tutte le stagioni, in quelle acque li sotto, momenti magici, sopra e sotto al mare, immagini impresse di scenografie di vera natura che ora solamente il bosco può compensare….

  4. O frate ma sei matto ! Vieni dalle mie parti e non mi chiami ? Quelle coste e quei canaloni ,sopra monesteroli,sono i miei terreni di raccolta !li ci fanno gli aereus sotto le suvere e le eriche arboree

    • Mi spiace proprio non averti avvertito……..avessi avuto almeno l’indirizzo….magari…..Spiegami meglio pero’: anche quei costoni ripidi cosi’ sono dispensatori di funghi? Se tu spiegassi i tempi e le caratteristiche di queste raccolte te ne saremmo grati, anche perche’ non lo avrei mai immaginato! Ciao ed a presto

      • Li si va gattoni sotto le eriche con bastoni corti, bisogna sfruttare le piste dei cinghiali ma quando li vedi neri grassi e dal gambo bianco che ti guardano con quella faccetta furba non puoi non raccorglierli, sarai passato di sicuro davanti alla fontana di nozzano , bene li sopra é un posto meraviglioso ma da mal di schiena . Il periodo buono sarebbe fine agosto ,perché l aureus vuole il caldo ma fino a fine settembre è buono , ottobre e novembre fanno più in alto sul crinale sul sentiero n.1 , pero quest’anno alla vigilia di natale una decina li abbiamo trovati ,basta che faccia scirocco e ci sia un po di sole e li nascono . Salute frate dai castagni a picco sul mare .

    • Ciao Christian, indubbiamente mi hai aperto gli occhi su di una tipologia di ricerca in ambienti che non avrei mai pensato; sono contento della tua corrispondenza nel descrivere situazioni ed ambienti di enorme fascino e per questo ti invito a tenere informati gli amici del blog su questa “per noi nuova realta’ micologica”! Per cui direi che la tua nomina a VEDETTA DELLE 5 TERRE e’ piu’ che meritata: quindi se voui contribuire anche con foto ed aggiornamenti dal mare …….quando vuoi! Ciao e grazie

    • Purtroppo ho letto anche di quello….ma possibile che non si riesca a mettere in moto un volano, anche di volontari….(io utilizzerei volentieri “la forza delle carceri”) per ripristinare i muretti? E’ un vero scempio tutto cio’!

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