LA VENDETTA DEL GEOMETRA

Ancora gli rodeva il fegato, per non dire altro, da quando, un tempo immemore ed a memoria dei piu’ afecionados, aveva rullato un bel cestino di fungotti con la ruota posteriore della sua beneamata fungomobile (vedi Come ti concio i funghi…… del 12.10.2012), divenendo un divo di Mastershef 2012 con la notissima ricetta del Pate’ di funghi rullati.

Qualcuno dice si sia piano piano ripreso, intraprendendo la strada di preparatore atletico psicologico di quel Franco Chiarabini che sarebbe diventato il 1° Campione del Mondo della storia della fungaioleria moderna, una sorta di santone o guru, uno Zeman o Boskov (FUNGO E’ QUANDO METTI IN CESTINO!) dell’appennino reggiano.

Ma in cuor mio sono convinto che la vendetta per quella sciagurata giornata, ove rimase esanime alla merce’ di coloro che ebbero la fortuna di assistere alla scena del suo cestino di funghi “orrendamente spiaccicato” dal suo stesso automezzo, che lui stesso conduceva in una scellerata retromercia, ebbene……quella vendetta era il fuoco che gli permetteva di tirare innanzi sia nella sua passione innata di fungaiolo, oltre che nella sua rampante carriera professionale!

Detto cio’, visto che eravamo a fine stagione ed il tempo rimasto per andare almeno una volta per boschi insieme era veramente agli sgoccioli,  abbiamo deciso, non piu’ tardi di 10 giorni fa, di concludere o quasi la stagione con una minifungata di un paio d’ore in quel del Cerreto, chiaramente rigorosamente sotto la pioggia e dentro la nebbia! Le notizie non erano nemmeno cosi’ malvagie, visto che qualche fungo si trovava ancora, e lo stesso Geometra era reduce da una cinquina di mori in quel di Febbio.

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E cosi’, armati un po’ alla benemeglio, visto che non avevo nemmeno il cestino e mi dovevo quindi appoggiare al cestino di raccolta rapida e furtiva del collega, siamo partiti a ripercorrere le selve che avevano visto le grandi gesta del Chiarabini ma anche dell’Arabo!

Da subito era abbastanza chiaro che non sarebbe stata una giornata da grandi incontri, ma la speranza di trovare qualche “ultimo moikano” non ci abbandonava certo! Il Geometra, chiaramente e come sempre a trazione integrale, balzellava leggiadro tra un dosso ed un altro, da grande stambecco della Papuasia, mentre io cercavo per terra il classico colpo di culo che sembrava tardare ad arrivare; ma ecco che, mentre collegato con l’amico Alfredo da Bergamo che chiedeva ragguagli sull’evolversi degli eventi, davanti ai miei occhi si pararono due bei moretti di recente nascita che qualcuno incautamente, viste le palesi tracce di una recente fungata, aveva trascurato di raccogliere! L’ululato risuono’ per l’intera vallata ed in meno di un nanosecondo il Geometra si presento’ all’appello bramoso di filmare l’evento!

E cosi’ si avvivìcino’ la sirena dello stop alle telefonate, con 6 o 7 funghi ritrovati nella sguazza generale ed adagiati con cura dal Geometra nel suo cesto rapido; fatto sta’ che, mentre sono li’ calmo calmo che risalgo la carraia verso l’auto, il Geometra devia verso una zona che lui reputa infallibile, scomparendo tra le nebbie ed i faggi.

Dopo qualche mio urlo per sollecitarlo al ritorno, si ode una voce stridula dal bosco, che faceva presagire una imminente coito silvestre del Geometra: aveva trovato qualcosa! Non proprio contento di tornare a valle, mi diressi verso il socio, che se la braccava da fermo come il segugio davanti al cinghiale seduto, finche’ giunsi al suo fianco, o meglio al suo 34° dente, tanto era il suo sorrisone soddisfatto! Poi, con un gesto di sufficienza, mi fece intendere, senza pronunciar parola, che avrei dovuto attraversare il canaletto che avevo davanti e mi avrebbe concesso l’onore di raccogliere il fungo ritrovato, che io pero’ ancora non avevo visto! Fattomelo notare, rimasi affascinato dalla posizione e dalla forma del fungo, quasi in una sorta di vetrina silvestre; e mentre il Geometra mi incitava ad avvicinarmi per raccoglierlo, smaniando di volermi filmare nel gesto ed insistendo di voler filmare la faccia del povero me malcapitato, ero gia’ entrato a tal punto nella parte del protagonista del trailer da abbozzare una sigla canticchiata per una miglior riuscita sul blog, ignaro di sprofondare piano piano in una cloaca a cielo aperto (in volgare bida), o meglio nella trama della tela tessuta dal Geometra!

Non appena infatti mi inginocchiai per raccogliere il frutto del bosco ed intonai le prime note dell’inno, mentre il Geometra mi incoraggiava a girare la ghigna per risultare perfettamente in primo piano, non appena la mia mano sfioro’ il fungo, questo si ribalto’, mostrando inesorabilmente il gambo perfettamente pulito e lucidato quale fungo appoggiato di proposito per scherno, e con lui’ si ribalto’ anche il geometra, poco piu’ in basso, ma dalle risate, tanto che il filmato risulta mosso a tal punto da consigliare un travelgum per la visione.

[youtube bQS3vmT8RK4]

Certo e’ che, se il Geometra rideva, io ebbi la sensazione, chiamiamola quantomeno “particolare” di chi sente quel brividino nel coppino, segno premonitore di inchiappettata solenne! E’ chiaro che raccontarla e’ un conto, viverla e’ un altro: fatto sta’ che non e’ la prima volta che mi viene fatto uno scherzo simile, ricorrente nella cerchia dei fungaioli…..ma spesso ancora ci casco, anzi…. questa volta ci sono proprio sprofondato! Sono le cose che, anche se subite, divertono comunque, perche’ e’ soprattutto di questo che deve essere fatta la nostra comune passione: divertimento, scherzo ed allegria!

                                                                Ecco la iena ridens!

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