VI RICORDATE IL SOLE?

Belle vero quelle prime giornate di fine marzo quando la stagione si “smarinava” e ti faceva chiaramente capire che l’inverno era passato? Certo una qualche spruzzata di neve poteva ancora arrivare, specie in collina, ma eravamo ormai a campo vinto: ricordo di una copiosa grandinata al giorno di pasquetta di qualche anno fa……….

Ora pero’ il problema e’ un’altro: STIAMO AFFOGANDO!

Non sono tanto preoccupato per i funghi prugnoli, che presto o tardi arriveranno comunque, lo sono invece per altri e ben importanti aspetti puramente naturali: vedi le api, compresse nelle arnie da un inverno tra i piu’ nevosi sul nostro appennino ed ora smaniose di uscire per la raccolta di polline che al momento pero’ non e’ disponibile perche’ fioriture abbondanti ancora non ce ne sono!

La conclusione e’ che vorrei capirne un po’ di piu’ sull’evolversi metereologico della stagione, chiedendo l’eventuale intervento del nostro amico metereologo Paolo Sottocorona: se poi anche il nostro amico Sandro ci volesse aggiornare sull’evolversi delle prossime fioriture il cerchio sarebbe cosi’ chiuso!

Grazie, Fra’ Ranaldo

4 pensieri su “VI RICORDATE IL SOLE?

  1. In attesa di una cordiale risposta ,per quanto riguarda le previsioni meteo del mio carissimo amico Paolo Sottocorona, lascio le mie considerazioni di botanico vivaista.
    Nessuna paura per le fioriture sul nostro appennino: frutti, arbustive e alberature; le basse temperature che si sono mantenute per quasi tutto il mese di Marzo hanno dato” tempo al tempo”.
    Le gemme si stanno piano piano ingrossando e saranno ricche di polline, anche la continua inversione termica tra pianura e montagna non e’ stata deleteria per l’ingrossamento precoce delle stesse e le timide gelate tardive non hanno pregiudicato la loro evoluzione .
    Quindi salvo sorprese…..e li mi rimetto alle considerazioni del meteorologo, avremo abbondanti fioriture e relative fruttificazioni.
    La linfa sta’ salendo lentamente ed in modo regolare; un consiglio importante: attenzione, non trattate i frutti alla ripresa della bella stagione.
    Chi non e’ riuscito a trattare causa meteo con olio minerale e poltiglia bordolese quest’inverno, rischierebbe durante la fioritura di danneggiare l’operato delle api che si precipiteranno sulle gemme a fiore.
    Ormai “chi ha dato ha dato,chi ha avuto ha avuto”.
    Rimandate ad allegagione dei piccoli frutti avvenuta, in modo blando e rispettando i tempi di carenza dei prodotti.
    Contro carpocaspa e mosca del ciliegio, preferibilmente con prodotti biologici.
    La salute delle piante e’ anche la nostra…..
    Saluti
    Alessandro

  2. La primavera…

    sul piano tecnico: la primavera non esiste, così come ce la figuriamo noi; esiste una fase in cui si passa in maniera irregolare da tempi invernali a tempi estivi.
    Questo consente, anzi prevede proprio “anticipi” di estate oppure “ritardi” di inverno: vale a dire che anche in quella che noi consideriamo primavera avanzata (tipo aprile-maggio) sono possibili eventi freddi senza entrare nell’eccezionalità, così come si ricordano mesi di maggio molto caldi, più del mese successivo.
    Quindi questo non ci aiuta molto.

    sul piano statistico: è intuitivo che la probabilità che nevichi a bassa quota a maggio non è altissima, meno intuitivo che non è e non può essere zero.
    La primavera “reale” vede cambiare gradualmente solo le probabilità: diminuiscono pian piano quelle di eventi “tardo-invernali” e contemporaneamente aumentano quelle di eventi “pre-estivi”. Ricordiamoci che la “previsione” è sempre e in assoluto soltanto una probabilità. Non ci aiuta molto ma ci dà un’idea.

    Unendo i due piani precedenti si arriva ad un piano di “buon senso”, di “ragionevolezza”, che ci fa temere meno (ma non escludere…) colpi di freddo a fine maggio o colpi di caldo a fine marzo… Lo so che ci si aspetterebbe molto di più dalla meteorologia, ma se si è onesti non si può avere di più. Se si è disonesti si fanno previsioni fino a 15, 20, 30 giorni, che prima ancora che fantascienza è, appunto , disonestà intellettuale. Provare, e verificare, per credere.

    Ciò detto, fin dove è possibile avere un’idea plausibile e ripeto onesta del tempo che farà (quindi parliamo fino all’orizzonte dei 7-max 10 giorni), non si vedono periodi di tempo stabile, che naturalmente porterebbero anche temperature più alte. Ma non fa nemmeno freddo. Pasqua abbastanza instabile,con tempo in continua alternanza fra il quasi-bello e il quasi-brutto, ma mai pienamente né l’uno né l’altro.
    Momento peggiore: sabato
    Momento migliore: da metà domenica a metà lunedì.
    AUGURI!
    Paolo Sottocorona

    • Ringraziando per la cortesia, la puntualità e la professionalità dell’intervento auguro a te e famiglia una buona Pasqua da parte mia e di tutti gli amici del Parco Appennino Tosco Emiliano.

      Fra’ Ranaldo

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