Vorrei prendere spunto da una affermazione, che reputo piu’ che azzeccata, del geometra di Villaminozzo il quale, in un “quantomeno particolare” sabato professionale trascorso insieme al Cerreto, ha fotografato con precisione la situazione micologica di questi giorni: ora quindi siamo nella fase ove e’ terminata la “raccolta dei funghi” e comincia quindi la fase della “ricerca dei funghi”! Ed in effetti, se ci pensate, non esiste affermazione piu’ sintetica e precisa per esprimere lo stato attuale delle cose!
La nascita infatti ormai e’ terminata da una settimana, con profonda depressione da parte di coloro che vorrebbero crescite eterne; fin qui, per circa quindici giorni, si sono effettuate raccolte di tutto rispetto: quindi raccolte , in quanto i funghi erano un po’ dappertutto; ora invece, visto che di “anarchici di nascita” non ce ne sono piu’, si passa alla fase dove li devi proprio andare a cercare, nelle posizioni piu’ nascoste e dimenticate, immedesimandoti nei fungaioli che ti hanno preceduto, ipotizzando il loro percorso tra i faggi e poi passando letteralmente dalla parte opposta, nella speranza di trovare il fungo “dimenticato” dietro una roccia o “schiacciato” alla base di un faggio.
Questa e’ per me la situazione piu’ bella e divertente, che ti offre le soddisfazioni piu’ intense, anche perche’ ti permette di vivere il bosco con meno confusione e con un approccio diverso, una sorta di sfida a nascondino tra te ed il fungo, tenendo conto che, se non ammalorati dalle intemperie, e’ il momento dei pochi esemplari ma veramente da ricordare.
Per il resto cosa dire? Il clima attuale tiene alto il morale dei piu’ ottimisti, che vedono a breve una nuova buttata; altri che aspettano i mori o cardinali nei boschi di castagno e poi via via piu’ su; io personalmente penso, come del resto ho gia’ scritto, che vedremo a breve dei galletti nel castagno, in mezzo ad una moltitudine di altre specie che gia’ ora hanno cominciato ad abitare il bosco; se poi, con la fine di ottobre, questi ultimi lasceranno il posto ad una nuova nascita di porcini, questo dipendera’ dalla stagione che, a vedere dall’arrivo di branchi di fringuelli e cesene, segnala l’imminente arrivo di un autunno piu’ consono alla tradizione.
Piuttosto sono quindi dell’idea che, considerando la presente annata piuttosto “strana” e povera per alcuni versanti e fascie di altitudine nei faggi che ad oggi non hanno ancora detto la loro, non escludo che una coda di divertimento arrivi proprio da queste sponde ritardatarie, sempre che il terreno non venga bruscamente raffreddato da brinate ottobrine.
Comunque sia, trovare soltanto qualche fungo in alta quota ed in giornate terse con i “picchetti alle dita”, sarebbe la piu’ bella delle conclusioni per il fungaiolo DOC.
A presto
Fra’ Ranaldo