Chi era Fra’ Ranaldo

Chi fosse davvero Fra’ Ranaldo nemmeno io di preciso lo so; si narra di lui quale incontro fortuito nelle foreste di faggio del nostro appennino, si dice giungesse dalle piane di Scarzara fino a spingersi  sui crinali sopra il Cerreto, sempre accompagnato da Rianna, la sua fidata asinella.

Se fosse frate, pellegrino o mago non saprei, ne’ che cosa lo spingesse a vagare per quei monti: mi fu pero’ subito manifesto il senso di gratitudine che lui continuamente manifestava per poter condurre una vita quale la sua, vita fatta di profumi, viste e sensazioni che solo il monte, la macchia e le rocce potevano dare.

Ma cio’ che dai monti riceveva, lui ripagava, insegnando il rispetto per quei luoghi, mostrando le chiavi per vivere al meglio le ore tra i monti, perche’ restassero intatti ai posteri, cosi’ come lui li aveva conosciuti.

E se poi Rianna sapesse davvero in anticipo il cambio del tempo o se sapesse davvero indicare i funghi per terra con le sue lunghe orecchie, questo fatevelo raccontare da altri che hanno avuto la fortuna di incontarlo: io lo voglio ricordare quale esempio di rispetto e di simbiosi con la natura rendendolo qui, come nei boschi, sempre vivo e presente: Fra’ Ranaldo da Scarzara.